L’amianto è una specie minerale la cui origine è naturale e le cui fibre possono essere divise in filamenti durevoli e sottili. Questo materiale è stato utilizzato abbondantemente in tantissimi settori dell’industria, grazie al fatto che le fibre hanno un potere isolante come poche altre. Nonostante le sue qualità, questo materiale è una sostanza pericolosa, classificata come cancerogena di categoria 1A. Le tipologie di amianto che esistono sono differenti e sono le seguenti:

  • actinolite;

  • amosite ("amianto bruno");

  • antofillite;

  • crisotilo ("amianto bianco");

  • crocidolite ("amianto blu" o "amianto azzurro");

  • tremolite.

Tra le forme più pericolose di amianto ci sono la crocidolide e l’amosite, che causano i rischi più alti per la salute di un essere umano. L’impiego della crocidolide è stato abbandonato dagli anni ‘70 in poi ma, nonostante ciò, la sostanza è parecchio presente in quantità elevate all’interno delle strutture più obsolete. 

Dove si può trovare l’amianto?

L'amianto è purtroppo presente all’interno di alcuni edifici nella sua forma di isolante. Veniva impiegato anche nelle pastiglie dei freni e per la realizzazione di un rivestimento per tubi e caldaie (ad esempio sulle navi). Lo si può ancora trovare in alcuni vecchi edifici, da cui viene però rimosso in occasione degli interventi di manutenzione. In linea di massima, l'uso che oggi si fa dell'amianto è veramente basso, perché fortunatamente sono disponibili alternative meno dannose. L'amianto può ancora essere presente in alcuni vecchi edifici in cui si effettuano visite o attività extralavorative, ad esempio come avviene all’interno di alcune distillerie e all’interno di alcune navi, in particolare provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea. 

Quali danni può causare?

L'amianto è etichettabile come materiale pericoloso  solo se è intaccato e se le sue fibre cominciano ad essere disperse nell’aria nella forma di polvere di amianto. Se inalate, le fibre di amianto possono causare malattie dannose per l’apparato respiratorio e, in alcuni casi, portare anche alla morte. Queste malattie si esprimono soprattutto in persone che hanno lavorato con regolarità con questo pericoloso materiale. Ma quali sono nello specifico queste malattie?

  • L'asbestosi è la creazione all’interno del polmone di lesioni cicatriziali per cui non è possibile tornare indietro, che possono provocare gravi difficoltà respiratorie. La malattia può continuare a svilupparsi anche una volta cessata l'esposizione all'amianto.

  • Carcinoma polmonare: il rischio di ammalarsi di carcinoma polmonare è più alto nelle persone che stanno a stretto contatto con l'amianto. 

  • Mesotelioma è un cancro incurabile della membrana interna dell’addome o del torace.

Di smaltimento amianto a Roma se ne occupa la realtà di NovaEcologica, sempre attenta nella riqualificazione urbana e nella gestione di materiali pericolosi.