A fronte di una crescita esponenziale dell’industria tessile, quello del sarto è un lavoro che gradualmente sta diventando sempre più raro, e praticato da una cerchia sempre più ristretta di persone. Ciò non significa che il suo operato non sia apprezzato dalla clientela, anzi l’attività della sartoria ha acquisito un pregio più considerevole, proprio per il suo carattere artigianale. Tuttavia, per lavorare all’altezza delle aspettative del pubblico, abituato ormai alla precisione dei macchinari industriali, occorre una grande abilità, alla quale può fornire un importante aiuto possedere a strumentazione giusta per ottimizzare i risultati e rendere ogni passaggio della creazione di un vestito più semplice.
Di seguito vedremo quali sono gli strumenti essenziali dei quali il sarto si serve nel proprio lavoro e non possono mai mancare nel suo laboratorio.
Il kit di base
La macchina da cucire, purché sia un modello di buona qualità, è sicuramente un’alleata preziosa, ma il kit basico di un sarto comprende altri strumenti, più elementari ma davvero fondamentali. Oltre ad ago e filo, infatti, un posto di particolare rilievo deve spettare alle forbici, che possono essere di tre differenti tipologie, a seconda che siano destinate a tagliare tessuto, fili o carta. Nel primo caso parliamo di uno strumento che determina in modo consistente la qualità del lavoro finito, tanto che le forbici da taglio, se di elevata qualità, sono in grado di tagliare il tessuto con la stessa facilità con la quale un coltello taglierebbe del burro morbido. Ovviamente, per essere mantenute in condizioni ottimali, non devono mai essere destinate ad altri utilizzi. Per i fili, invece, si utilizzano delle forbici piccole, che risultano utili anche per rifinire i bordi. Infine, le forbici da carta si utilizzano sui cartamodelli.
Una menzione relativamente al kit di base merita anche lo scucipunti, fondamentale per rimuovere le cuciture senza fatica e senza rischiare di rovinare il tessuto. È importante sceglierne uno ben affilato e dal manico semplice da impugnare. Altrettanto vitali sono gli spilli, onnipresenti quando si presenta una modifica da apportare. Possono essere fatti di diversi materiali, ma i migliori sono quelli in vetro, dal momento che mantengono il filo e non sono sensibili al calore. Al contrario, da evitare sono gli spilli di plastica, che talvolta faticano ad attraversare il tessuto e possono squagliarsi accanto al ferro da stiro.
Strumenti per la misurazione e per la marcatura
La seconda categoria di strumenti dei quali il sarto non può fare a meno riguarda la misurazione e la marcatura. Possedere i prodotti adatti è essenziale per operare delle misure precise, per questo un sarto dovrebbe sempre avere il suo nastro lungo 150 cm, in tessuto stampato e numerato con due file di numeri che corrono nelle direzioni opposte. Da avere sempre a disposizione è anche un righello forato, meglio se in metallo. La particolarità di questo strumento è quella di essere dotato di una sbarra che può essere bloccata in modo da segnare la misura desiderata. Molto comodo quando si lavora sugli orli.
Per quanto concerne la marcatura, invece, si utilizzano strumenti diversi in base al tipo di tessuto, in modo che il segno risulti evidente. Per i materiali duri come il cotone, si impiega la rotellina, molto simile alla carta carbone. Basta inserirla tra i due strati di tessuto per tracciare le linee del cartamodello. I tessuti felpati e lanosi, invece, vengono segnati con i gessi, così come i capi scuri. Infine, abbiamo le penne, che possono essere blu o viola. Il primo indica l’inchiostro lavabile, il secondo il cosiddetto simpatico, che svanisce nel giro di un mese ed è quindi un buon incentivo per velocizzare i tempi.
In conclusione, non sono molti gli strumenti di base che un sarto deve avere sempre con sé, ma l’importante è che siano accessori professionali e di buona qualità, come quelli che si possono trovare sul sito www.donagemma.it. In questo modo potrà ottenere dei risultati eccezionali che rendano giustizia alla sua bravura e realizzare qualsiasi tipo di capo egli desideri, lasciandosi guidare dal suo estro creativo.