Si sa c’è chi predilige bere acqua del rubinetto e chi invece preferisce avvalersi dell’uso di un purificatore. Entrambe le vie sembrano avere molti pro e contro, ma si crede che l’abitudine di bere acqua direttamente dal rubinetto o acqua sempre più filtrata sia solo una semplice abitudine o comunque una presa di posizione.
Controllo e sicurezza dell’acqua
Il controllo e la sicurezza dell’acqua in Italia è seguita da rigorosi controlli, pertanto l’uso di un depuratore sembra essere per alcuni solo un’abitudine che concerne il gusto più o meno dolce o amaro dell’acqua. Ma quali sono i motivi che spingono ad un cambio di direzione, e quali sono invece le idee che contribuiscono a preferire acqua del rubinetto?
Innanzi tutto bisogna sapere che in Italia l’acqua del rubinetto che arriva nelle nostre case per mezzo della rete idrica proviene essenzialmente da due posti: da sotto terra oppure da laghi e bacini di raccolta.
Poiché non si può sempre conoscere la qualità dell’acqua, questa viene sempre potabilizzata,ovvero si hanno a disposizione degli impianti che la filtrano. In questo modo si è certi della rimozione di metalli e di microorganismi che sono molto pericolosi e dannosi per il corpo umano, soprattutto se c’è un uso prolungato e non controllato. È importante ricordare che i controlli di sicurezza sull’acqua del rubinetto sono molto rigidi e questo grazie al Decreto Legislativo 31 del 2001, che riporta tutte le analisi da eseguire giornalmente sull’acqua del rubinetto dopo che essa è stata resa potabile.
E chi esegue queste analisi?
Per legge queste analisi vengono eseguite da tre enti fondamentali: Gestione rete idrica, Asl e azienda. Questi tre enti controllano con la massima serietà e professionalità la qualità dell’acqua stessa.
Ma se l’acqua in Italia è già filtrata e sembra essere del tutto sicura, perché nasce l’idea del depuratore e quindi la necessità di sentirsi maggiormente coperti da eventuali sostanze tossiche presenti nell’acqua?
Essenzialmente l’idea del depuratore nasce come un senso di sicurezza in più, nasce per rendere il gusto dell’acqua più dolce e meno amaro e per ridurre cloro e altri minerali che potrebbero dare fastidio, ma non danno, al nostro corpo.
Struttura e funzione
Il depuratore d’acqua è dotato al suo interno di diverse membrane, queste svolgono un lavoro di purificazione che permettere di eliminare fino al 99.9% di sostanze indesiderate, rendendo l’acqua più pura e leggera. Il funzionamento del depuratore domestico si basa su un processo di osmosi inversa che mantiene la corretta concentrazione di sali minerali necessari per il benessere dell’organismo. I depuratori sono apparecchi che si applicano all’impianto idrico della propria casa, e ciò non richiede lavori di muratura. Essi danno la possibilità di bere acqua liscia, fredda e gassata. In ogni caso per avere un’idea più chiara sui depuratori ad azione osmotica si consiglia di visitare questo sito: www.depuratoriosmotici.it.
Dal punto di vista ambientale l’utilizzo di un purificatore contribuirà a diminuire l’inquinamento della plastica, infatti chi possiede un depuratore predilige per ovvie questioni l’uso di bottiglie di vetro.
Ma come è possibile trattare al meglio il gusto dell’acqua che si beve?
Il depuratore agisce essenzialmente su due parametri dell’acqua: durezza e residuo fisso. La durezza dell’acqua indica la concentrazione al suo Interno di calcare e di ioni salini disciolti come magnesio e calcio.
Il residuo fisso invece è l’insieme dei solidi sciolti nell’acqua dolce ed è utilizzato come fattore per catalogare le acque potabili. La durezza determina fortemente il sapore dell’acqua, pertanto il depuratore ha il compito di ridurre l’eccesso di sali, ma non di eliminarli del tutto in quanto essi sono essenziali per il corpo umano. Un elevata durezza agisce negativamente su: tubature idriche, impianti sanitari e caldaie.
In conclusione si può affermare che l’utilizzo di un depuratore ruota intorno ad un gusto personale dell’acqua. L’acqua del rubinetto è altrettanto sicura e potabile. A voi la scelta.