I metalli possono facilmente deteriorarsi se mancano di un’apposita protezione: a minacciarli ci sono ruggine, corrosione, abrasione, agenti chimici, fattori ambientali e semplice usura. Il rivestimento metalli ha proprio la funzione di impedire questo degradarsi del materiale, rendendo la superficie metallica impervia sia agli attacchi chimici che a quelli di natura meccanica. Oltre a questa funzione, molti rivestimenti metallici possono anche conferire proprietà particolari al metallo, come ad esempio un basso coefficiente di attrito.

Fra le caratteristiche fondamentali di un buon rivestimento metalli, naturalmente, deve esserci la resistenza ai graffi e alle scheggiature: le strutture così protette sono normalmente impiegate in ambito industriale, dove non è sempre possibile garantire l’assenza di impatti traumatici sulle superfici, ma non è accettabile che un minimo contatto vada ad intaccare una protezione che, se viene a mancare, può compromettere solidità e funzionalità di un intero impianto. Questo vale, in realtà, anche per settori d’applicazione non industriali: pensiamo, primo fra tutti, al settore della carrozzeria.

In generale, l’efficacia del rivestimento metalli deriva dal fatto che applicandolo si vanno a combinare le proprietà di base del metallo di substrato con quelle del materiale che va a ricoprirne la superficie, ottenendo in un certo senso un “super-materiale” che vanta proprietà che nessuna delle due sostanze originali potrebbe avere da sola. Questo rende possibile difendere le superfici da umidità, ossidazione, sostanze aggressive come gli acidi, ambienti salini, ma anche dai normali graffi legati a contatti fisici. Mentre la superficie trattata resisterà a tali minacce, la struttura metallica sottostante manterrà la sua capacità meccanica e fisica, ad esempio per sostenere grandi masse.