Progettazione di parchi giochi inclusivi: dalla pianificazione alla realizzazione

La progettazione e realizzazione di parchi giochi per bambini rappresenta oggi una sfida entusiasmante e al tempo stesso fondamentale per costruire spazi pubblici accessibili, accoglienti e stimolanti per tutti. Un parco giochi non è solo un’area attrezzata per il gioco: è un microcosmo dove si apprendono relazioni, si sviluppano abilità motorie e si coltivano emozioni. Quando si parla di parchi giochi inclusivi, l’obiettivo va oltre la semplice funzionalità: si mira a creare un ambiente in cui ogni bambino, indipendentemente dalle sue abilità fisiche, sensoriali o cognitive, possa giocare in modo sicuro e partecipativo. Andiamo ad esplorare il percorso completo che porta alla progettazione e realizzazione di parchi giochi per bambini, focalizzandoci sui principi di inclusività, sulle normative da rispettare, sulle scelte progettuali e sui materiali più adatti, fino alle strategie per gestire il budget e reperire fondi.

Principi di inclusività nei parchi giochi moderni

Un parco giochi inclusivo è uno spazio in cui tutti i bambini possono giocare insieme, in sicurezza e autonomia, indipendentemente dalle loro capacità motorie, sensoriali, cognitive o sociali. Il concetto di inclusività non si limita a garantire l’accesso a carrozzine o passeggini, ma abbraccia una visione più ampia in cui ogni elemento è progettato per stimolare e coinvolgere tutti. Un design inclusivo prevede accessibilità fisica con rampe, pavimentazioni lisce, percorsi larghi e senza ostacoli, accessibilità sensoriale con giochi tattili, musicali e visivi, ideali anche per bambini con disabilità sensoriali, stimolazione cognitiva con attività che sviluppano logica, memoria e interazione sociale e partecipazione attiva con aree gioco pensate per promuovere l’interazione tra bambini con e senza disabilità, favorendo l’inclusione sociale.

Normative e standard di sicurezza da rispettare

La progettazione e realizzazione di parchi giochi per bambini deve necessariamente aderire a precise normative nazionali ed europee. In Italia, il riferimento principale è la norma tecnica UNI EN 1176, che regola i requisiti di sicurezza delle attrezzature e delle superfici da gioco. Questa norma è fondamentale per garantire:

  • l’assenza di spigoli vivi o parti taglienti;
  • la corretta altezza e protezione delle strutture;
  • la resistenza dei materiali a fattori atmosferici e usura;
  • la presenza di superfici anti-trauma sotto e attorno alle attrezzature.

Accanto a essa, la UNI EN 1177 definisce i requisiti relativi all’assorbimento degli urti dei rivestimenti del suolo. Per i parchi pubblici è obbligatoria una manutenzione costante e la registrazione degli interventi, a tutela della sicurezza dei bambini e della responsabilità del gestore.

Fasi di progettazione: dall’idea al progetto esecutivo

Il processo di progettazione di un parco giochi inclusivo prevede diverse fasi, ciascuna fondamentale per arrivare a una realizzazione coerente e funzionale. Tutto parte dall’ascolto delle esigenze della comunità, coinvolgendo famiglie, associazioni, educatori e, quando possibile, anche i bambini.

  1. Analisi del contesto: valutazione del terreno, accessibilità, presenza di verde, esposizione solare.
  2. Raccolta dei requisiti: bisogni della comunità, fasce d’età dei destinatari, obiettivi educativi.
  3. Concept design: sviluppo delle prime idee progettuali, con render o schizzi concettuali.
  4. Progetto preliminare: definizione delle attrezzature, dei materiali, del layout generale.
  5. Progetto esecutivo: disegni tecnici dettagliati, computo metrico, stima dei costi.
  6. Approvazione e iter autorizzativo: presentazione alle autorità competenti per l’autorizzazione dei lavori.

Materiali sostenibili e innovativi per parchi giochi

Nella progettazione e realizzazione di parchi giochi per bambini, la scelta dei materiali gioca un ruolo centrale in termini di sicurezza, durabilità e impatto ambientale. Oggi esistono diverse soluzioni ecologiche e innovative, ciascuna con caratteristiche specifiche.

  • Legno trattato: esteticamente piacevole e naturale, è una scelta sostenibile, ma richiede una manutenzione periodica per resistere agli agenti atmosferici.
  • Acciaio zincato o inox: robusto e durevole, è resistente alla corrosione, ma può diventare caldo sotto il sole.
  • Plastica riciclata: ottima per la sostenibilità ambientale, è resistente agli urti e agli agenti atmosferici, ma può scolorire nel tempo.
  • Gomma colata (EPDM): impiegata come pavimentazione antitrauma, è sicura, drenante e disponibile in vari colori.
  • Compositi innovativi: miscele di legno e plastica o resine naturali, uniscono durabilità, bassa manutenzione e resa estetica gradevole.

Elementi essenziali di un parco giochi inclusivo

Un parco giochi realmente inclusivo si distingue per la varietà e l’accessibilità delle sue attrezzature. L’obiettivo è garantire opportunità di gioco diversificate e adattabili a diverse abilità, età e preferenze.

  • Altalene accessibili: con seggiolini a schienale alto, cinture di sicurezza o strutture per carrozzine.
  • Scivoli a rampa: accessibili anche da bambini con mobilità ridotta.
  • Percorsi sensoriali: pavimentazioni tattili, giochi sonori e pannelli interattivi.
  • Giostrine rotanti a livello suolo: accessibili anche da chi utilizza dispositivi di mobilità.
  • Zone tranquille: piccoli rifugi o spazi appartati per i bambini che necessitano di una pausa dagli stimoli sensoriali.
  • Tavoli da gioco e panche: a varie altezze, per permettere l’uso anche da seduti o in carrozzina.

Un parco ben progettato non isola i giochi inclusivi, ma li integra armoniosamente con il resto dell’area, rendendoli parte di un’esperienza condivisa e stimolante.

Budget e finanziamenti: come ottimizzare le risorse

Uno degli aspetti più complessi nella progettazione e realizzazione di parchi giochi per bambini è la gestione del budget. Spesso si parte da risorse limitate, ma esistono diverse strategie per ottimizzare i costi e ampliare le possibilità di finanziamento. Ad esempio, progettare il parco in fasi con possibilità di ampliamento futuro, coltivare partnership con aziende private (sponsorizzazioni, donazioni, co-branding etico), avere accesso a bandi regionali, europei o comunali per inclusività, rigenerazione urbana o sostenibilità, fare campagne di crowdfunding coinvolgendo cittadini e comunità locale, scegliendo materiali locali e a bassa manutenzione che riducono i costi nel lungo termine.